VERDE GIARDINO
Dal progetto alla messa in opera chiavi in mano
Giardino orientale
Professionisti del verde
Verde Giardino giardinaggio progettazione realizzazione manutenzione giardini impianti d'irrigazione terrazzi balconi aree verdi
Acqua uguale ruscelli laghetti continuità ed elasticità
Roccia uguale pace spiritualità fermezza ed immutabili
Verde uguale vita rinascita ritorno bellezza armonia e semplicità
Per realizzare un vero giardino giapponese:
Bisogna considerare 3 elementi di base:
Acqua, roccia e verde.
L'acqua uguale Vita, senza l'acqua non può vivere. Armonia essenza. L'acqua deve scorrere da est ad ovest, come il sorgere ed il tramontare del sole.
Le rocce formano un punto di pace nel giardino. Rotonde devono essere per portare pace ed armonia. La posizione e determinante, la roccia deve dare l'impressione che sia lì da sempre.
Il giardino deve essere Verde tutto l'anno, soltanto nella primavera ci sono alcune fioriture, come l'azalea, il rododendro, la camelia.
Giardino orientale
I giardini giapponesi si possono suddividere in tre categorie, ognuna delle quali ha delle regole che lo contraddistinguono:
Il chitai l’elemento principale è dato dal piccolo lago circondato da sentieri praticabili dai visitatori che possono ammirarlo passeggiando al suo interno.
Il karesansii il tipico giardino secco ,composto da rocce marmo bianco schiacciato o ghiaia regolarmente rastrellata in sinuosi disegni,in questo giardino l’ospite contempla armoni delle forme ma non vi può entrare.
Il roji giardino del te contraddistinto da ampi spazi con al suo interno rocce ruscelli laghetti padiglioni atti a consacrare la cerimonia dal te,ospite in questa area passeggia liberamente contemplando la bellezza e l’armonia delle forme e dei colori.
Gli alberi più adatti a diventare
bonsai sono quelli decidui a lenta
crescita, come le querce e gli aceri,
ma si prestano anche alcune conifere
e arbusti sempreverdi, come il
cotoneaster . La pianta può essere
coltivata da seme, raccolta allo stato
selvatico oppure ottenuta per talea da
un altro bonsai. Una volta scelto il tipo
di pianta e lo stile che si vuole
realizzare, il piccolo albero
va impiantato in uncontenitore, che
favorisca lo sviluppo delle radici in orizzontale, e sottoposto alla prima potatura.
Viene data forma all’albero mediante la potatura dei germogli, delle foglie e dei rami. Oltre che con la potatura, la forma del bonsai viene ottenuta mediante l’applicazione di fili metallici variamente ritorti intorno al fusto. Inoltre, nel caso si voglia irrobustire il tronco alla base per conferirgli un aspetto più antico, si lega un filo di alluminio appena sopra il livello del terreno, in modo che la porzione immediatamente superiore si inturgidisca e si rigonfi, apparendo più robusta. Esistono inoltre diverse tecniche di invecchiamento artificiale, che consistono nello scortecciamento parziale del tronco e dei rami, o nella creazione di rami vecchi scortecciati lasciati ad arte sul tronco. Inoltre, per abbassare i rami vi si possono appendere dei pesi, che alterino l’orientazione naturale.
Il gelsomino indiano Quisqualis
indaca della famiglia delle
combretaceae, dal portamento
rampicante, anche se nasce
come piccolo arbusto.
È estremamente colorato
il fogliame molto rigoglioso
fiori profumatissimi compaiono in estate hanno la peculiarità di schiudersi di notte, con note aromatiche che ricordano la pesca.
Particolarmente indicato il suo inserimento in giardino che utilizzano giochi di luce dal sapore orientale, rivestendo archi e passaggi guidati.
Cresce bene in pieno sole, teme il freddo, il terreno deve essere ricco di humus ed elementi nutritivi, bisogna eliminare ogni tipo di ristagno.
Si concima regolarmente al piede della pianta e gradisce integrazione con elementi a somministrazione fogliare.
Le potature devono essere decise lasciando solo i fusti principali in modo da stimola re il ricaccio di nuovi getti.
I l Gelsomino indiano
Il giardino inteso come culto del
verde risale a 3000 anni fa, in Cina
i giardini erano considerati come
luoghi di grande quiete per
contemplare e meditare.
Replicavano in miniatura
il paesaggio circostante,
le piante venivano disposte
con stile formale,
sagomate e stilizzate, ogni albero o
arbusto aveva un significato intrinseco
simbolico al fine a stimolare la contemplazione quasi ascetica.
I giardini tradizionali giapponesi differenziano molto nello stile progettuale da quelli cinesi di oltre 1200 anni fa.
Mantenendo seppur una linea naturalistica simile, i giardinieri usavano un maggior numero di specie arboree insieme a rocce ghiaia o sabbia ed acqua,questo giardino nella sua semplicità rappresenta i principi formali di equilibrio e simbolismo.
Alcune interpretazioni giardini zen,la ghiaia rappresenta l'oceano e le pietre rappresentano le isole del Giappone
le rocce rappresentano una mamma tigre con i cuccioli che nuota verso un drago.
Le rocce formano parte del kanji per cuore o mente
Si veda Ryoan-ji per una analisi matematica di un giardino zen
Un recente suggerimento dei ricercatori Gert van Tonder dell'Università di Kyoto e diMichael J. Lyons degli ATR Intelligent Robotics and Communication Labs è che le pietre formino un'immagine subliminale di un albero. Questa immagine non può essere percepita consciamente quando la si guarda; i ricercatori sostengono che la mente subconscia sia in grado di vedere una sottile associazione tra le pietre. Essi ritengono che ciò sia responsabile dell'effetto calmante del giardino.
Giardino orientale di stile formale
Bonsai
Tappeto erboso
Giardino orientale